Verdi: "Rigoletto" at Teatro di San Carlo, 2016/17

January 18, 24, 26, 28, 31, 2017

Rigoletto, melodramma in three acts
Music by Giuseppe Verdi
Libretto by Francesco Maria Piave, after the play Le roi s’amuse by Victor Hugo

Performances of (and at) Teatro di San Carlo, Naples, Italy

Production owned by Teatro Comunale di Bologna
(On the 5th anniversary of Giancarlo Cobelli's death)

Conductor: Nello Santi / Jordi Bernàcer (28)

Rigoletto: George Petean
Gilda: Rosa Feola
Duke of Mantua: Piero Pretti
Sparafucile: Giorgio Giuseppini / Antonio Di Matteo (24, 28, 31)
Maddalena: Anna Malavasi
Count Monterone: Maurizio Lo Piccolo
Borsa: Enzo Peroni
Marullo: Donato Di Gioia
Count Ceprano: Francesco Musinu
Countess Ceprano: Miriam Artiaco
Giovanna: Antonella Carpenito

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Chorus Master: Marco Faelli

Production: Giancarlo Cobelli
Revival Director: Ivo Guerra
Set and Costume Designer: Paolo Tommasi
Lighting Designer: Carlo Netti
Costume Assistant: Concetta Nappi

Photos (link to Rosa's Facebook page)

A performance (January 26, 2017?) was broadcasted later by RAI Radio 3.

Excerpt:

Reviews:

"Rosa Feola, una Gilda brillante nel timbro, morbida nel fraseggio, pirotecnica nelle agilità, e anche scenicamente forte: com'è giusto che nella concitazione del terzo atto appaia determinata e quasi furente. Gilda non è un'oca: un'oca non si fa ammazzare per amore."
Sandro Compagnone, "La Repubblica"

"[...] una giovane fuoriclasse, Rosa Feola, a dar voce a Gilda. [...] Su tutti si è elevata Rosa Feola, soprano dai mezzi tecnici solidi che alla freschezza vocale unisce maturità e intelligenza musicale; l’artista campana ha dato vita a un personaggio che ha una voce sopranile con quelle connotazioni che Verdi proprio mentre componeva Rigoletto andava definendo scena dopo scena; Gilda è quasi di coloratura quando ingenua e sognante intona “Caro nome”, assume toni lirici in “Tutte le feste al tempio” e diviene eroina romantica nel sacrificio estremo del terzo atto, una dimensione vocale che annuncia l’imminente epocale irruzione nella storia del melodramma del soprano lirico che sarà Violetta in La Traviata."
Dario Ascoli, "Corriere del Mezzogiorno"

"La Gilda di Rosa Feola ha entusiasmato il pubblico: la sua voce dalla musicalità perfetta, dagli acuti pieni ricchi di armonici, ha saputo esprimere la complessità di un personaggio che passa dalle trasognate ingenuità alla consapevolezza e al sacrificio; occorrono doti d’attrice, oltre che di cantante, per questa parte, e il soprano ha mostrato certamente di possederle tutte: ottima, in particolare, la sua interpretazione dell’aria del secondo atto."
Luigi Paolillo, "Fermata Spettacolo"

"A Rosa Feola il ruolo di Gilda calza a pennello. La voce è di stampo lirico, l'emissione di leggerezza ammirevole, i colori ci sono tutti cosi come la giusta espressività. Già nel duetto col padre viene fuori non una povera ingenua, ma una ragazza innamorata e ben consapevole dei suoi gesti. Sorprendente la decisione con cui il carattere viene fuori ancora di più nel finale, mentre l'oasi lirica di Caro nome è stata condotta con grande precisione ed equilibrio fra tecnica ed espressività. Nell'insieme una prova eccellente."
Bruno Tredicine, "OperaClick"

"Bellissima, e, meritatamente tributaria di vere e proprie ovazioni, l’interpretazione della bravissima Rosa Feola, [...] dotata di voce cristallina con perfetto controllo sia del canto spianato che delle agilità (in “caro nome…” le puntature sono completamente scoperte dall’orchestra ed esigono una intonazione perfetta) la Feola è dotata di charme e di carattere, la sua Gilda non è una bambina sciocca che s’innamora del giocattolo pericoloso, ma è una donna che consapevolmente accetta un ruolo predestinato al sacrificio per amore, tema tanto caro ad un romanticismo che al tempo di Rigoletto sembrava lontano anni luce da quello interpretato in Lucia di Lammermoor, ad esempio. Incantevole il duetto finale ove la voce del Soprano si spegne tremolante come una candela al sussurro “la su in ciel…”, indubbiamente Rosa Feola è stata l’interprete che ha regalato le più belle emozioni ed alla quale ben a ragione sono stati indirizzati i migliori consensi del pubblico."
Pietro Puca, "gothicNetwork"

"[...] Rosa Feola’s breathtakingly interpretation of Gilda, whose naivety she made entirely credible. The young Neapolitan soprano was captivating in all the passages, especially shining in the coloratura of "Caro nome". Her performance was both girlish and painful, and her outstandingly sweet singing made a memorable impression."
Lorenzo Fiorito, "Bachtrack"

No comments:

Post a Comment